3474,8 km
16,7 km/h
27 Day
La collimazione è la procedura che permette di allineare perfettamente gli specchi di un telescopio Newtoniano.
Una collimazione corretta garantisce immagini nitide, stelle puntiformi e dettagli precisi nei pianeti o nelle nebulose.
Molti astrofili la considerano una pratica complicata, ma con un po’ di metodo diventa un’operazione semplice e veloce.
In questa guida vedremo tutti i passaggi, spiegati in modo chiaro e con immagini di riferimento, per imparare a collimare da soli il proprio telescopio.
Nel telescopio Newtoniano la luce entra dal tubo, viene riflessa dallo specchio primario parabolico, poi deviata dallo specchio secondario piano verso il focheggiatore dove si trova l’oculare o la camera.
Se questi elementi non sono perfettamente allineati, l’immagine risulterà:
sfocata o con stelle allungate,
priva di contrasto,
con problemi di messa a fuoco ai bordi del campo visivo.
Una buona collimazione è fondamentale prima di ogni sessione fotografica o osservativa.
Collimatore laser o oculare Cheshire (entrambi vanno bene).
Chiave a brugola o cacciavite per le viti di regolazione del secondario.
Chiavi per il primario (di solito 3 grandi viti + 3 viti di blocco).
Tappo collimatore (facoltativo, utile per controllo rapido).
Suggerimento: esegui la collimazione di giorno, in un ambiente ben illuminato, con il tubo del telescopio in posizione orizzontale.
Rimuovi l’oculare e inserisci il collimatore o il tappo.
Guarda dentro al focheggiatore: dovresti vedere lo specchio secondario centrato nel cerchio del focheggiatore.
Se il secondario appare decentrato o ellittico, regola le viti di regolazione sul ragno fino a renderlo perfettamente rotondo e centrato.

Ruota leggermente lo specchio se necessario per far sì che rifletta tutto il primario visibile al centro.
Accendi il collimatore laser e inseriscilo nel focheggiatore.
Il raggio laser deve cadere esattamente al centro del primario, dove si trova il piccolo anello adesivo.
Se è spostato, regola con delicatezza le viti posteriori del secondario (mai quelle centrali di supporto) fino a portare il punto rosso esattamente sull’anello.

Attenzione: il secondario è molto sensibile — piccoli movimenti fanno grandi differenze.
Guarda ora il punto laser che torna indietro verso il collimatore.
Se non rientra nel foro di uscita, significa che il primario è disallineato.
Agisci lentamente sulle 3 viti di collimazione del primario (di solito poste sul retro del tubo):
ruotane una alla volta,
osserva come si sposta il punto laser,
finché non torna perfettamente al centro del collimatore.

Stringi leggermente le viti di blocco (se presenti) per fissare la posizione.
Una volta completata la collimazione, puoi verificare la precisione con un test su stella:
Punta una stella luminosa (es. Vega o Capella).
Sfoca leggermente l’immagine.
Dovresti vedere cerchi concentrici perfettamente simmetrici.
Se i cerchi sono decentrati, serve una piccola correzione del primario.

Controlla la collimazione ogni volta che trasporti il telescopio.
Evita di stringere troppo le viti del primario: devono poter lavorare elasticamente.
Conserva sempre un piccolo marcatore centrale sullo specchio primario (adesivo opaco o anello).
Se usi un collimatore laser economico, verifica che sia esso stesso collimato (ruotandolo nel focheggiatore, il punto deve restare fermo).
Una collimazione ben fatta è il primo passo per ottenere immagini perfette e stelle puntiformi.
Con un po’ di pratica, la procedura richiederà meno di 10 minuti e diventerà parte naturale della tua routine osservativa.
Ricorda: un telescopio collimato è un telescopio felice.
E un telescopio felice mostra l’universo al meglio delle sue possibilità.